Alberto e la sindrome di Jacobs 47,XYY
Alberto ha la Sindrome di Jacobs – 47,XYY ed in questo video vediamo la sindrome raccontata e descritta dal suo speciale punto di vista.
Il punto di vista di un ragazzino di 11 anni che descrive le proprie fragilità ed i propri punti di forza.
Ciao,
sono Alberto, ho 11 anni e sono di Palermo.
La mia mamma mi ha detto che sono un bimbo con una Y in più e che da grande sarò molto alto.
Beh, io so solo che faccio tanta fatica ad esprimere le mie emozioni.
Quando ero piccolo non riuscivo a dire tante parole e quando la mamma non mi capiva mi arrabbiavo, gridavo, tiravo oggetti e alla fine mi chiudevo nell’armadio.
La mia mamma molte volte mi rimproverava ed io mi sentivo tanto confuso…
Un giorno però la mia mamma non mi ha rimproverato ed io, chiuso in silenzio nell’armadio, sono riuscito a calmarmi e quando mi sono sentito pronto sono uscito ad abbracciarla di nuovo.
Quando ero piccolo spesso non riuscivo ad esprimermi con le parole ma la mia
mamma mi capiva solo con i gesti.
Poi un giorno sono andato da Lorella, la mia logopedista (la mamma la chiama così, che parolona!) che con tanti giochi mi ha aiutato ad esprimermi anche
se inizialmente avevo i miei tempi.
Oggi parlo correttamente e sono molto spiritoso.
Ancora mi capita di arrabbiarmi perché non riesco a seguire il passo dei miei compagni di classe.
Io mi stanco con più facilità e vedo che Massimo è più bravo di me (anche se la mia mamma mi dice che sono tanto bravo a scuola) io vedo che sono più lento e per questo non voglio studiare, ma in classe, voglio sempre disegnare perché lì sì che sono bravo.
Infatti, i miei disegni li vogliono tutti i miei compagni e per questo sono tanto contento. Seguo un ritmo tutto mio, ho un compagno che adoro e vorrei passare tutto il tempo a scherzare e giocare ma non si può.
Quando capisco che rimango indietro mi arrabbio e magari esplodo un po’ ma poi insieme alla mia mamma torna tutto alla normalità.
Sono tanto curioso e voglio sempre provare a fare cose nuove. Mi piace cucinare e fare esperimenti l’importante è che non mi
sporco le mani. Ho tanta fantasia che mi porta a costruire dei piccoli giocattoli e quando li faccio mi sento tanto bene.
Beh, io sono Alberto e sono un bambino che vuole tante coccole e abbracci.
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